Giro del mondo in tanti giorni!
Un viaggio al ritroso nella storia
E allora io...
…al freddo e con il buio
Perchè soffrire?
Lettere da... intorno al mondo
Non è un viaggio, ma un’esigenza!
Il giorno in cui Vitus Bering sconfisse John Wayne
La caccia
L’estasi di un consumista e la sindrome dell’eschimese
La valigia
Ditemi a che ora tramonta il sole
8 x 5
Ma perchè lo sponsor?

La Valigia

Dai più viene considerato un mero contenitore entro cui pigiare all’ultimo momento abiti e cose. Con la stessa facilità con cui si getta via un amore estivo, quindi con superficiale e cinica distrazione, la si relega nel buio di un ripostiglio una volta tornati a casa, ricordandoci di lei solo alla prossima partenza.
Alla valigia vengono imputate tutte le colpe di ciò che si è dimenticato o del superfluo, accusandola di essere troppo piccola o troppo grande; da quelli poi che sono sempre in cerca di alibi per i propri malanni, viene giudicata responsabile di strappi muscolari, lombosciatalgie, distorsioni ed altro: “nel sollevare la valigia per metterla… stavo prendendo la valigia ed ecco che…”.
Ma la valigia è ben altro: è la silenziosa compagna di viaggio che vediamo sbucare sorridente dal nastro trasportatore dell’aeroporto; colei che ci segue in albergo senza fare storie e da cui magicamente, come dal cilindro di un prestigiatore esce tutto quello di cui abbiamo bisogno. La valigia è un’amica che non ci chiede nulla, discreta e disponibile ad accogliere anche i più improbabili souvenir da cui ci siamo lasciati tentare: emette solo un gemito di rimprovero quando vogliamo stivare tra le camicie e la giacca, quel cammello di peluche che abbiamo trovato “molto pittoresco”.valigie
Io ho una vecchia valigia che, oramai troppo avanti negli anni, dovrò lasciare a casa; è la prima volta che ci separiamo dopo tanti anni e non lo faccio a cuor leggero. Anche lei ha avvertito il distacco quando ha visto entrare quelle sue due colleghe eleganti fresche di fabbrica, protette ancora dall’imballaggio del negozio: ma è una vera signora e come tale si è comportata non dicendomi nulla.
Le ho lasciate sole e non so cosa si siano dette tra loro ma certamente lei, apprensiva com’è, avrà fatto mille raccomandazioni: “Mi raccomando non vi perdete, stategli sempre vicino, e se qualche volta stanco per una fila troppa lunga al check in, si siederà su di voi non ve la prendete. Lui vi ricambierà con la massima attenzione, ricoprendovi con gli stemmi dei posti che visiterete insieme, in modo che sarete sempre riconoscibili e al riparo da qualsiasi malintenzionato che vi vorrà portar via. Se poi qualcuno vi sbatacchierà rudemente e vi ferirete ad una ruota, vi farà curare da un suo valigiaio di fiducia senza badare a spese. Sono anni che stiamo insieme e abbiamo visitato tanti posti e questo bel vestito colorato che mi riveste ne è la prova. Siamo stati bene e ce la siamo spassata ma ora io sono stanca. Vedo che voi due avete l’aria di essere delle brave valigie, sicuramente vi troverete bene e andrete d’accordo: io vi aspetterò qui e al ritorno mi racconterete tutto”. Infatti, quando il giorno dopo sono sceso a riprenderle, le nuove arrivate non avevano più quell’aria smarrita.
Vogliate bene alla vostra valigia, non è una cosa bensì una parte essenziale di un viaggio. Sceglietela con cura, non vi lasciate adescare da commessi sciatti e frettolosi, controllatene ogni minimo particolare, siate esigenti e ricordate che il classico va sempre di moda e che la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma soprattutto diffidate di luccicanti imitazioni.