Dai più viene
considerato un mero contenitore entro cui pigiare all’ultimo
momento abiti e cose. Con la stessa facilità con cui si
getta via un amore estivo, quindi con superficiale e cinica distrazione,
la si relega nel buio di un ripostiglio una volta tornati a casa,
ricordandoci di lei solo alla prossima partenza.
Alla valigia vengono imputate tutte le colpe di ciò che
si è dimenticato o del superfluo, accusandola di essere
troppo piccola o troppo grande; da quelli poi che sono sempre
in cerca di alibi per i propri malanni, viene giudicata responsabile
di strappi muscolari, lombosciatalgie, distorsioni ed altro: “nel
sollevare la valigia per metterla… stavo prendendo la valigia
ed ecco che…”.
Ma la valigia è ben altro: è la silenziosa compagna
di viaggio che vediamo sbucare sorridente dal nastro trasportatore
dell’aeroporto; colei che ci segue in albergo senza fare
storie e da cui magicamente, come dal cilindro di un prestigiatore
esce tutto quello di cui abbiamo bisogno. La valigia è
un’amica che non ci chiede nulla, discreta e disponibile
ad accogliere anche i più improbabili souvenir da cui ci
siamo lasciati tentare: emette solo un gemito di rimprovero quando
vogliamo stivare tra le camicie e la giacca, quel cammello di
peluche che abbiamo trovato “molto pittoresco”.valigie
Io ho una vecchia valigia che, oramai troppo avanti negli anni,
dovrò lasciare a casa; è la prima volta che ci separiamo
dopo tanti anni e non lo faccio a cuor leggero. Anche lei ha avvertito
il distacco quando ha visto entrare quelle sue due colleghe eleganti
fresche di fabbrica, protette ancora dall’imballaggio del
negozio: ma è una vera signora e come tale si è
comportata non dicendomi nulla.
Le ho lasciate sole e non so cosa si siano dette tra loro ma certamente
lei, apprensiva com’è, avrà fatto mille raccomandazioni:
“Mi raccomando non vi perdete, stategli sempre vicino, e
se qualche volta stanco per una fila troppa lunga al check in,
si siederà su di voi non ve la prendete. Lui vi ricambierà
con la massima attenzione, ricoprendovi con gli stemmi dei posti
che visiterete insieme, in modo che sarete sempre riconoscibili
e al riparo da qualsiasi malintenzionato che vi vorrà portar
via. Se poi qualcuno vi sbatacchierà rudemente e vi ferirete
ad una ruota, vi farà curare da un suo valigiaio di fiducia
senza badare a spese. Sono anni che stiamo insieme e abbiamo visitato
tanti posti e questo bel vestito colorato che mi riveste ne è
la prova. Siamo stati bene e ce la siamo spassata ma ora io sono
stanca. Vedo che voi due avete l’aria di essere delle brave
valigie, sicuramente vi troverete bene e andrete d’accordo:
io vi aspetterò qui e al ritorno mi racconterete tutto”.
Infatti, quando il giorno dopo sono sceso a riprenderle, le nuove
arrivate non avevano più quell’aria smarrita.
Vogliate bene alla vostra valigia, non è una cosa bensì
una parte essenziale di un viaggio. Sceglietela con cura, non
vi lasciate adescare da commessi sciatti e frettolosi, controllatene
ogni minimo particolare, siate esigenti e ricordate che il classico
va sempre di moda e che la tecnologia ha fatto passi da gigante,
ma soprattutto diffidate di luccicanti imitazioni.
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