Giro del mondo in tanti giorni!
Un viaggio al ritroso nella storia
E allora io...
…al freddo e con il buio
Perchè soffrire?
Lettere da... intorno al mondo
Non è un viaggio, ma un’esigenza!
Il giorno in cui Vitus Bering sconfisse John Wayne
La caccia
L’estasi di un consumista e la sindrome dell’eschimese
La valigia
Ditemi a che ora tramonta il sole
8 x 5
Ma perchè lo sponsor?

 

Giro del mondo in tanti giorni!
Il prossimo gennaio inizierò “un giro del mondo” - non è il primo e non ho in programma di fermarmi. Questo viaggio però è diverso da quelli fatti precedentemente, forse perché i viaggi sono come gli amori: è solo l’ultimo quello più importante, è solo l’ultimo quello che conta.
Proprio per questa presunta particolarità sono riuscito a vincere una mia naturale ritrosia che nasce dal terrore di essere “banale” e a raccontarlo anche “in rete”.
Nel suo - Giro del mondo in 80 giorni - Julius Verne fa spostare i suoi eroi con ogni mezzo di trasporto, in una corsa contro il tempo. Io invece non intendo correre, ma cercherò di muovermi con ciò che la maggioranza degli abitanti di quella specifica area usa per andare da un posto all’altro. Non voglio essere divorato dall’ansia di arrivare, ma solo dalla quiete del vedere, di cercare e di capire. Userò il treno, l’aereo, la nave, il traghetto, il cargo rompighiaccio, il pullman, l’auto e se sarà necessario anche la slitta.
Vedo questo mondo cambiare con una tale velocità da non dare neanche il tempo di prendere appunti; vedo questo mondo correre con i suoi abitanti che hanno perso il gusto di camminare e forse hanno dimenticato come si fa a procedere lentamente verso le albe e i tramonti.
Per motivi pratici avrò al polso un orologio, ma il mio tempo sarà scandito dallo scivolare della sabbia di una clessidra. Ed allora sarà semplicemente un “Giro del mondo in … tanti giorni”. Quanti saranno? Non lo so e sinceramente non mi interessa.

Francesco de Marzio