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Mission impossible |
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Ulan Bator,
2 febbraio 2007 |
Caro Stefano,
solo chi come Te che sa cosa vuol dire perdersi tra i banchi
di cianfrusaglie dei mercatini d’antiquariato, trasformatisi
da fiere di paese in mostre itineranti dagli accattivanti nomi
“Non solo tarli, Fiera Antiquaria, I Navigli Mostra
dell’antiquariato , O’ bei o ‘bei”
e tant’altro, può capire come mai arrivato ad Ulan
Bator troppo tardi per riprendere il sonno interrotto e troppo
presto per organizzarmi una qualsiasi visita in uno dei tanti
musei o tempi, mi sia invece diretto verso il più grande
mercato della città…
…
…
Padre Giampaolo mi ha accolto in una disordinata canonica di una
chiesa, che bisogna saperlo che è una chiesa altrimenti
lo si scambia per l’ingresso di un condominio,facendomi
a bruciapelo una raffica di domande sulla sua squadra del cuore
l’Inter e sul campionato di calcio italiano, ma trovando
però le mie risposte insoddisfacenti quanto lacunose è
passato subito ad esaminare quanto gli avevo portato borbottando
...
...
...
A proposito al mio ritorno promettimi che ce ne andremo insieme
in qualche mercato a cercare qualcosa oppure niente, un caro abbraccio
a Te e Gabriella
Francesco
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Anno Domini
1277
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Santità,
il voto di obbedienza alla Santità Vostra che è
alla base del nostro Ordine Religioso, mi ha imposto senza neanche
domandar “perché?” di lasciare la mia Salamanca
alla volta di Roma per presentarmi a Voi senza indugio alcuno,
come da istruzioni avute dal Nostro Padre Generale.
Una volta giunto nella Città Santa ho atteso in digiuno
e in preghiera di essere ricevuto dalla Santità Vostra,
in modo che il mio corpo e il mio spirito fossero liberi dal peccato
una volta al Vostro cospetto. Solo Nostro Signore sa a quante
tentazioni ho dovuto resistere, avendo incautamente preso alloggio
accanto alla sede della congregazione dei Domenicani che se eccellono
in devozioni non fanno mai mancare nulla alla tavola del loro
refettorio. Anzi ritengo che ci fosse una qualche malizia in quegli
inviti a voce troppo alta “Fra Anselmo passa qui altra
zuppa di fagioli, Fra Cristiano dai anche a me un altro pezzo
di arrosto, ….. allora il vino è già finito?”
: del resto il sapere che noi gesuiti siamo indegnamente Vostri
figli prediletti ci causa non poche invidie e sofferenze. …
…
…
Pur avendo teso i miei lacci da tempo solo in questo mese mi è
stato possibile “catturare la mia preda”,
in quanto molti temono che con lo spostamento della capitale del
regno da Karakorum a Pechino, anche la loro carica venga "spostata"
nelle mani dei più ricchi e colti cortigiani cinesi. Approfittando
di questo fermento e di questa incertezza, sono entrato in possesso
di tutti i nominativi di tutti gli stranieri entrati in Mongolia
il cui nome è stato annotato su una lamina d’argento
affinché non si deteriori e nel tempo rimanga sempre traccia
di coloro che hanno avuto la facoltà di entrare e la fortuna
di uscirne. All’infuori di tre mercanti di Venezia , che
sembrano si muovano per il regno a loro piacimento facendo commercio
non sempre lecito e del sottoscritto, nessuno partito dalla Terra
della Croce è penetrato in queste terre inospitali, i cui
abitanti sono famosi per la loro spietata ferocia, tant’è
vero che lunga è la fila di coloro che hanno attraversato
in tutti questi anni il confine, ma non supera i 30 nominativi
coloro che ne sono usciti vivi: però per loro sventura
non sempre interi dal momento che il taglio di un arto, l’asportazione
di un occhio per un messaggio sgradito o per un commercio mal
fatto è cosa usuale per i mongoli.
Mi duole dare queste notizie alla Santità Vostra che così
ampio credito ha dato…
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Mi inchino alla Santità Vostra invocandoNe la Paterna benedizione
e il perdono per i miei peccati
Padre Alvarez di Salamanca della Compagnia
di Gesù e fratello in Cristo
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