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Vi ringrazio per tutte le attenzioni che sia tu che la mamma avete
avuto, per il tempo che mi avete dedicato ed anche di quello che
avreste voluto dedicarmi sottraendolo al vostro lavoro: so che
siete molto impegnati e sappiate che ogni secondo che mi avete
regalato me lo sono goduto. Mi avete viziato come non ricordo
fosse mai accaduto prima, riempiendomi oltre che di attenzioni
anche di cibo come una oca da ingrassare: ora non sarà
facile riabituarmi al veloce e monotono rancio di bordo.
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Sappi che per me sei sempre stato un esempio e non pensare che
quando tutto cambiava tanto velocemente da non lasciarti il tempo
di capire, io seppur adolescente non abbia compreso quei tuoi
silenziosi rientri a casa, quel tuo startene intere notti al buio
in cucina tormentato da mille “ma che succede?”.
Avresti potuto diventare ricco se lo avessi voluto, molto più
ricco del più ricco commerciante di pesce di Petropavlovsk
ma non saresti stato mio padre, quel soldato che io ammiro e che
mi ha insegnato che l’onore non un articolo che si trova
in vendita su i banchi del mercato.
Ora scappo e con la scusa di andare come vuole la tradizione a
toccare il bronzo della colonna eretta in memoria di Vitus Bering,
mi fermerò alla posta centrale così riceverai domani
stesso questa mia lettera.
Dal lontano ”mondo come allora”
tuo figlio ti manda un forte abbraccio
Bacia la mamma da parte mia e mi raccomando quello che ti detto.
P. S. Ricordi che Ti ho raccontato di quel signore che nel sottopassaggio
di Vladivostok ha voluto farsi fare una foto accanto a me ed ai
miei amici, perché la tradizione dice che noi portiamo
fortuna agli stranieri? Era sul mio stesso volo però la
polizia lo ha fermato: e’ strano come le apparenze ingannino
sembrava così per bene, invece sarà stato il solito
trafficante di valuta.
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