RACCONTI ...DA QUELLA TERRA IN MEZZO

 

Lettere in bianco e nero per una vita in bianco e nero

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attraverso queste anacronistiche lettere siamo riusciti a mantenere viva l‘amicizia nata tanto tempo fa in quella  magica stagione  che racchiude gli anni migliori della vita,  gli anni della gioventù quando a tutti è permesso di sognare aspettando un domani dove l’aggettivo impossibile non esiste e l’irrealizzabile viene lasciato fuori dalla porta a fare buona compagnia al mai.
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La vista mi si è abbassata ed ho un paio di occhiali dalla pesante montatura di finta tartaruga e me ne sto tutto il giorno sia che ci sia il sole, piova o nevichi , chiuso nel mio gabbiotto con la temperatura costantemente a 21 gradi bevendo caffè caldo con accanto Denver il mio  silenzioso collega venuto tanto tempo fa con i suoi genitori da una sperduta isoletta caraibica delle Isole Vergini Britanniche.
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EPILOGO


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E l ‘annoiato  ma scrupoloso agente George Prairie seguendo alla lettera  le istruzioni della Scuola di Polizia invitò Denver a farsi da parte e ad accomodarsi su di una sedia in cucina mentre lui faceva un minuzioso sopraluogo annotando tutto quello che gli sembrava sospetto su un taccuino. Non ci fu cassetto che non fu aperto e rovistato o parete ispezionata

A chi gli chiede il perché di questo nome lui come se stesse aspettando la domanda risponde ammiccando:
uno solo non è abbastanza !

 

 

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