Il grande freddo dell’ ultimo dei moicani
Lander, Wyoming - 6 ottobre 2008
Inutile Donald,
tu sei sempre stato convinto che non esista proprio nulla degno di essere visto e conosciuto al di la della Scozia, o meglio al di là di Dundee della sua brughiera, del suo fiume dove fai rimbalzare le pietre quando sei in vena di fare un qualcosa di intellettuale, dei cartoni animati e dei domenicali sermoni di padre Mc Pershing che ascolti con la stessa attenzione di una prostituta lontana dalla redenzione, di quel tuo ridicolo kilt e come dimenticarlo del pub. Sostenere che ti sbagli è privo di senso, sarebbe come affermare che l’acqua non si può masticare… ma forse neanche questo riesci a capire..
Fuori da quel pub dalle pareti incrostate di noia e di muffa, poco distante dalla schiuma del tuo boccale di birra, non lontano dal fumo della pipa c’è il mondo, Donald accidenti a te un mondo dove non c’è solo la nebbia, un raro e pallido sole ed una quasi costante pioggia, te ne ho parlato mille volte tentando invano di staccarti da un posto dove oramai sei diventato una parte non essenziale dell’arredo urbano; eppure tu il mio amico d’infanzia mi hai visto partire mille volte e mille volte mi hai sempre salutato con quella immancabile bugia:
- la prossima volta vengo con te
e con la successiva insopportabile asserzione:
- ci vediamo quando torni
…
Però che sia chiaro, Padre Mc Pershing con i suoi sermoni domenicali e i cartoni animati te li lascio perché anche alla più terribile sconfitta c’è un limite.
Ci vediamo quando torno
Tom
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