Adelaide… con la A
e il destino di Joe
Klamath Falls, Oregon - 24 ottobre 2008
Cara Adelaide,
in quella cena di non molti anni fa quando ti ho conosciuta pensavo che il tuo nome fosse“Delaide” così ho continuato a rivolgermi a te per buona parte della serata, visto però che insistevo nel mio errore ad un certo punto ti sei avvicinata dicendomi sottovoce quasi distrattamente, in modo che nessuno se ne accorgesse:
-Adelaide con… la A.
Ci siamo rivisti altre volte purtroppo quasi sempre in occasioni dolorose per la tua famiglia ed io me ne stavo da parte come è buona educazione fare in certi tristi momenti quando si partecipa ad un dolore altrui, un dolore che non ti colpisce direttamente così non si puoi far altro che startene con l’aria un po’ scema senza sapere ne cosa fare ne cosa dire. Mi ricordo che tu facevi un gesto pieno di rassegnazione e dignità, sollevavi gli occhiali per passarti un fazzoletto sugli occhi per nascondere le lacrime e dopo un grande sospiro dicevi
- che cosa possiamo farci… … così è la vita”.
Immancabilmente dopo che era terminata la “liturgia” degli adempimenti che seguono certi giorni che si vorrebbe non venissero mai, questa vostra famiglia così numerosa che anche voi vi perdete dentro l’intreccio delle parentele e nell’accavallarsi dei cognomi, organizzavate un qualcosa per ritrovarvi quasi a voler esorcizzare la morte; una cena, un pranzo od altro dove da una parte c’eravate voi con i vostri ricordi e i racconti del passato e dall’altra noi “gli acquisiti”, come l’ironia di tuo marito definiva se stesso me e un paio di altre persone..
…
Il destino di Joe era quello che suo padre sognava ma il percorso è stato diverso e doveva essere così, con ogni probabilità se fosse stato uno studente modello con un buon titolo universitario avrebbe seguito gli insuccessi politici di suo padre e ora si arrabatterebbe tra piccole cause condominiali e infortunistica stradale.
Mia cara amica, mia cara “Adelaide con la A” non mi è di consolazione sapere che tu leggerai questa e le altre lettere prima degli altri, mi mancherà sentire i tuoi commenti, mi mancherai come sicura lettrice e mi mancherai perché certe persone sono una perdita anche per quelli che il destino ha fatto incontrare solo per caso, ma avevi proprio ragione “ cosa possiamo farci…così è la vita”
ciao
Francesco
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